Vincenzo, Salvatore ed Angelo.
Questi sono i nomi dei tre fratelli Vaccaro Notte, i protagonisti della storia che vi voglio raccontare;
Vivono in Sicilia, a Sant'Angelo di Muxaro, un piccolo paese situato nelle campagne agrigentine. Per chi nasce in luoghi come questo spesso emigrare è l'unica scelta che la vita ti mette a disposizione; il lavoro non c'è, e solo Angelo, il più giovane dei tre, riesce a trovare un impiego come Guardia Forestale, unica alternativa all'allevamento delle bestie o all'arruolamento nelle cosche. Per Enzo e Salvatore non resta che cercare fortuna lontano dalla propria terra, prima nel nord Italia, e poi in Germania; Nel 1979 iniziano una nuova avventura, diventano pizzaioli e grazie ad una grande dedizione al lavoro ed al sacrificio riescono a racimolare qualche soldo...
Enzo e Totò però non sono felici; sentono la mancanza della loro famiglia, degli amici, e della loro terra. Ma sono due persone orgogliose,hanno intenzione di farcela senza l'ausilio di alcuno, vogliono tornare da vincitori! Passano gli anni, i fratelli "sgobbano" ed alla fine l'obbiettivo è raggiunto: sono i primi anni novanta, Vincenzo e Salvatore ritornano in Sicilia, portando con sè soldi e idee. Intendono aprire una ditta di pompe funebri, ma la burocrazia, si sa, richiede i suoi tempi... Non si scoraggiano, sono abituati ai sacrifici e sono decisi a rispettare le regole, anche a costo di rimandare. Ci vogliono sei anni per recuperare il nulla osta ed i permessi, ma finalmente l'impresa può partire. A Sant'Angelo, però, un'altra famiglia si occupa dello stesso business. Sono i fratelli Angelo ed Alfonso Milioto, che senza alcuna autorizzazione si occupano di funerali con l'appoggio della cosca locale, la "cosca dei pidocchi", com' è volgarmente chiamata in paese...
Cominciano le minacce, le rappresaglie e gli atti intimidatori, fra questi la barbara uccisione a colpi di lupara di tre pastori tedeschi, le "guardie del corpo" di Angelo.
I fratelli Vaccaro Notte non hanno però alcuna intenzione di cedere; sanno di essere dalla parte della ragione, ma soprattutto non hanno nessuna voglia di dividere con altri il ricavato di tanti sacrifici,nè tanto meno di mollare la loro attività! I tre vengono isolati, in paese tutti sanno che prima o poi i "pidocchi" avrebbero reagito a modo loro, il vigliacco modo tipico della mafia.
La sera del 3 Novembre 1999, in pieno centro un gruppo armato intercetta Vincenzo e lo finisce a colpi di lupara. Nessuno vede niente, nessuno sente niente, l'intero paese si trincera dietro ad un muro di omertà.
A Salvatore ed Angelo non resta che scegliere: pensare alla loro stessa incolumità e scendere a compromessi, o continuare a lottare per la libertà. Optano per la seconda, perchè sono uomini d'onore, onore vero, non quello farlocco millantato dalle famiglie mafiose, e soprattutto per Enzo, per la sua memoria, per non lasciare che il fratello sia morto invano.
Non solo continuano a lavorare, ma parlano, denunciano, firmano decine e decine di verbali; le istituzioni però non sono in grado di compiere come si deve il loro dovere, ed il 5 Febbraio 2000, a soli due mesi dal primo delitto, anche Salvatore viene assassinato. Ancora in paese, ancora a colpi di lupara.
Angelo resta solo, senza i suoi fratelli, abbandonato dai suoi compaesani, ma continua a non mollare. Viene preso di mira anche lui, ma grazie ai suoi cani ed all'aiuto della provvidenza riesce a sfuggire a ben 5 agguati. E' costretto a fuggire in Argentina perchè le istituzioni non sono in grado di assicurargli protezione, ma dopo poco più di un anno decide di tornare, di continuare a combattere, nel nome di Enzo e Totò!
Angelo oggi vive nel nord Italia, sotto protezione. Grazie alla sua preziosa collaborazione gli esecutori degli omicidi dei fratelli sono stati catturati, ma per Angelo non è abbastanza: sa bene che i mandanti sono ancora a piede libero, che i "pidocchi" fanno parte di un'organizzazione ben più radicata e potente di una coschetta di barbari formata da una dozzina di persone. Angelo vuole giustizia, e la richiede tramite i suoi seguitissini blog: sicania.spazioblog.it e vaccaronotte.spazioblog.it.
Una storia di coraggio e orgoglio, purtroppo dimenticata o addirittura sconosciuta in questo paese ingrato...
Di seguito il link all'intervista di Benny Calasanzio ad Angelo: clicka qui!
Salve,
RispondiEliminaSono venuta a conoscenza di questa incredibile storia solo stasera. Così per caso... perché dopo un' insignificante serie TV trasmessa su rai 1 in prima serata con tanto di pubblicità nelle settimane passate vi era finalmente qualcosa di interessante di cui venire a conoscenza e su cui poter riflettere.
Ma appena finita la trasmissione, mi sono come spesso chiesta: su cosa una come me deve riflettere? Sul fatto che vivo anch'io in un'isola e in un paese che ha fatto dell'omertà, della criminalità, della corruzione e dell'ingratitudine ai veri eroi il suo marchio nel mondo?
Purtroppo sono cose su cui ho sempre riflettuto e cercato di capirne il perché.
Perché persone come Vincenzo, Salvatore e Angelo Vaccaro Notte non sono qui a vivere la loro vita felice, spensierata , libera e specialmente dignitosa e lo sono invece persone che di dignitoso non hanno neanche un' unghia del piede?
Perché un paese che si definisce libero e democratico chiede di fare i funerali di stato e addirittura osservare il lutto cittadino per un corrotto dalla testa fino alle unghia dei piedi e non lo si fa per gente onesta e rispettosa come questi due fratelli?
Perché chi è come loro è anch'esso costretto ad andarsene e lasciare le proprie radici per non rischiare addirittura la vita?
Come si fa realmente a estirpare questo cancro che ci portiamo non si sa da quanto tempo ormai?
Tutte queste e altre mie domande non hanno mai trovato risposta a tutt'oggi che sono moglie e mamma e non credo la troveranno a breve.
Ma voglio lo stesso ringraziare la Rai per avermi fatto conoscere questa storia di coraggio, forza e speranza.
Perché forse sarà vero: la speranza è l'ultima a morire!
Grazie Vincenzo Vaccaro Notte! Grazie Salvatore Vaccaro Notte! Grazie Angelo Vaccaro Notte!
Se un giorno la mia adorata isola guarirà da questo cancro io mi ricorderò anche di voi!!