La propaganda vergognosa della Lega con l’immagine di Falcone e Borsellino

“Le masse sono abbagliate più facilmente da una grande bugia che da una piccola” A. Hitler

Ho deciso di iniziare questo post con una citazione di Adolf Hitler per un motivo ben preciso: quello che sta succedendo in questo periodo in Italia mi ricorda molto la propaganda di stampo nazista orchestrata ai tempi del Terzo Reich da Goebbels. Sebbene le analogie tra il partito nazista tedesco e la Lega nord si sprechino, voglio soffermarmi su una faccenda più prettamente inerente alle tematiche di questo blog: i cartelli, emblematici dell’ipocrisia e della spocchia tipici di questo partito, che in questi giorni sono apparsi per le strade di alcune città del Nord (o quantomeno la mia, Brescia).

Onorare: atto d'omaggio, dimostrazione di riverenza a persona meritevole

E’ difficile che la Lega sia credibile quando pretende di voler rendere omaggio a due uomini che sono morti per difendere una terra, quella Sicilia che definivano “bellissima e disgraziata”, dalla quale proprio il partito del nord intende dividersi (la volontà di secessione è tutt’ora presente nello statuto del partito, il cui nome ufficiale è “Lega Nord per l’indipendenza della Padania”) e che per anni ha insultato e sbeffeggiato! Sarebbe stato più intelligente, volendo per forza portare avanti questa pagliacciata propagandistica, riferirsi piuttosto a Giorgio Ambrosoli, milanese e di conseguenza più coerente col target Padano della Lega…

La prima questione che voglio sottolineare è la sfacciataggine con la quale i leghisti cercano di accaparrarsi dei meriti che non sono loro! Li sentiamo spesso parlare di grandi risultati nella lotta alla mafia, sempre pronti a snocciolare con orgoglio dati e numeri altisonanti (come puntualmente avvenuto anche nel suddetto cartello)… Ammesso e NON CONCESSO che quei dati e quei numeri rispecchino davvero la situazione reale, è inaudito pensare che questi successi siano arrivati grazie al Ministro degli Interni; La verità è che in prima linea nella lotta alla mafia ci sono magistrati e forze dell’ordine, ed è solo loro il merito degli arresti e dei sequestri di beni! Il contributo pratico che il governo può dare si limita alla difesa ed al sostegno di coloro che fattivamente combattono giorno dopo giorno, con l’emanazione di leggi e la distribuzione di contributi economici che possano dare linfa vitale alle indagini. Ed allora verifichiamo come si comportano da questo punto di vista la Lega e gli alleati di governo: assistiamo da anni ad una campagna di delegittimazione dei magistrati che vengono dal Premier definiti “insani”, mentre le forze dell’ordine vengono continuamente private di risorse economiche, vedendosi costrette a lavorare in condizioni davvero ridicole (vedi le proteste dopo le finanziarie del 2008, del 2009 e del 2010…). Questo governo, di cui la Lega fa parte, ha inoltre partorito idee come lo Scudo Fiscale (poi diventato legge con disastrose conseguenze per la lotta alla criminalità organizzata), la Legge Bavaglio (con la quale si intende porre un limite all’unica vera ed indispensabile arma in possesso degli inquirenti per le indagini di mafia), la messa all’asta dei beni confiscati alla mafia (che facilmente potrebbe ricomprarseli attraverso dei prestanome!) e la Legge anti-pentiti (che non necessita di ulteriori commenti).

“Noi li onoriamo così”…

Chissà se Falcone e Borsellino avrebbero ritenuto onorevole sedere tra i banchi del Senato accanto a Dell’Utri e Cuffaro, condannati in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa… Chissà se avrebbero ritenuto onorevole votare alla camera il salvataggio di un deputato,Nicola Cosentino, sulla cui testa pende un mandato d’arresto per camorra! Chissà se avrebbero ritenuto onorevole sostenere un ministro che dichiara: “Bisogna convivere con la mafia”!

Paolo Borsellino durante il discorso alla commemorazione della strage di Capaci spiegò in maniera chiara in quale modo si sarebbe potuto onorare il ricordo delle vittime:

“Sono morti per noi, e abbiamo un grosso debito verso di loro. Questo debito dobbiamo pagarlo gioiosamente, continuando la loro opera. Rifiutando di trarre dal sistema mafioso anche i benefici che possiamo trarne, anche gli aiuti, le raccomandazioni, i posti di lavoro. Facendo il nostro dovere.

La lotta alla mafia non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti, e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”

A questo punto è lecito chiedersi se la politica di questi ultimi 16 anni della Lega sia stata tale da considerarsi onorevole secondo le parole di Borsellino… E non si può certo trascurare il fatto che in questi anni (escluse brevi parentesi) la Lega è stata alleata di Silvio Berlusconi, l’uomo che Umberto Bossi in persona nel ‘94 definì pubblicamente “mafioso”, e che il giornale di partito della Lega “La Padania” incalzò con una precisa inchiesta sui finanziamenti ad esponenti mafiosi! Questo dietro-front improvviso, probabilmente dettato da un’attenta valutazione dei vantaggi  che ne sarebbero conseguiti in termini politici, è palesemente in contrasto con quanto detto dal giudice pochi giorni prima della sua morte…

Potrei andare avanti a lungo elencando le scelte, le idee, gli atteggiamenti e le uscite pubbliche con le quali esponenti della Lega hanno disonorato il ricordo di Borsellino, Falcone e tutte quelle persone che per la Sicilia, per combattere la mafia, per un fortissimo senso del dovere hanno consapevolmente sacrificato la loro vita…

Ma mi basta fermarmi qui!

Volevo solo ricordare che tutti loro, i veri eroi, sopravvivono grazie alla gente comune, a quei pochi che non accettano compromessi, che non scelgono la via più facile, che decidono di affrontare le avversità a testa alta!

Sono onorati dai magistrati che vivono quotidianamente sotto scorta da anni, da quei poliziotti, carabinieri, finanzieri, militari che ogni giorno, pagando la benzina di tasca loro, tornano per strada per compiere il proprio dovere. Sono onorati dalle agende rosse, dal popolo viola, da Libera, da Ammazzatecitutti, dalla scorta civica antimafia,addio pizzo, da tutti gli scrittori ed i giornalisti che hanno il coraggio di denunciare e da tutte quelle associazioni antimafia (elencarle tutte sarebbe impossibile) che con passione portano avanti le battaglie che loro ci hanno lasciato in eredità…

E’ questa la verità, tutto il resto è solo propaganda!

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