Arrestato il latitante Vito Marino: il cerchio si chiude

Con l'arresto di Vito Marino si chiude il cerchio sull'orribile strage che nell'Agosto del 2006 sconvolse il tranquillo quartiere di Urago Mella. Finisce in carcere infatti anche il secondo dei due siciliani condannati in appello dalla Corte d'Assise di Brescia dopo la cattura, lo scorso 30 Dicembre, di Salvatore Marino, cugino di Vito, a Tenerife.

Vito Marino, latitante dal Giugno 2010, é stato arrestato questa mattina all'alba dalla Squadra Mobile di Trapani in località Locogrande insieme ad un amico, a sua volta accusato di favoreggiamento.
A bordo dell' autovettura sono stati trovati anche congegni e apparechiature antiintercettazione.
La coppia di cugini Marino ora si ricompone in carcere in attesa della chiusura dell'iter processuale che si svolgerà presso i giudici della corte di Cassazione il 10 Novembre.
I due sono indagati anche per una truffa milionaria ai danni dell'Unione Europea e sono stati riconosciuti in Appello come autori dell'omicidio del commercialista Angelo Cottarelli, della compagna polacca e del figlio minorenne Luca. La condanna all'ergastolo è giunta infatti in seguito alla sentenza del Secondo Grado di giudizio dopo che in Primo Grado erano stati sorprendentemente assolti assieme ad un altro imputato.
A quel punto, però, i cugini Marino si erano resi irreperibili sfruttando la mancanza di celerità nell'emissione dell'ordine di carcerazione a seguito del pronunciamento del Tribunale.

La notizia della cattura del latitante Marino non può che renderci felici e il processo che inizierà a Novembre sarà un ennesima occasione per ribadire ancora una volta alla società civile bresciana che la mafia esiste e compie atti spregevoli anche nella nostra provincia e che mai bisogna abbassare l'attenzione civica.
Ma sopratutto sarà l'occasione per lo Stato di rendere finalmente giustizia alle vittime ed ai loro parenti e di riparare al grave danno causato dall'incuria burocratica che ha permesso la fuga dei due criminali.


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