Di che pasta è fatto un vero eroe

Spesso ripensando alle stragi di mafia ricordiamo solamente le vittime più illustri, i reali obbiettivi dell’attentato, dimenticandoci che a morire  non sono solamente loro, ma anche gli uomini che come angeli sono al loro fianco sempre, in ogni circostanza: gli agenti delle scorte! Ci dimentichiamo del loro coraggio, del valore della loro scelta, quella cioè di mettere in gioco la propria vita per difendere quella di altri… Dimentichiamo che queste persone spesso hanno una moglie, dei figli, che ogni mattina escono di casa con la consapevolezza che potrebbe essere l’ultima volta che varcano quella soglia, ma nonostante questo svolgono il loro lavoro con passione e senza esitazioni!

Voglio con questo post ricordare tutti gli agenti delle scorte attraverso le parole di uno di loro: Antonio Montinaro.

Antonio aveva fatto parte della scorta di Giovanni Falcone durante i lunghi anni di permanenza del magistrato a Palermo; nonostante quel pomeriggio non fosse in sevizio, e da tempo ormai non facesse più parte del team che seguiva Falcone (che nel frattempo si era trasferito a Roma), alla notizia che il suo “vecchio” amico sarebbe giunto in Sicilia, Montinaro decise volontariamente di prendere parte alla scorta; Era il 23 Maggio 1992, quello fu il suo ultimo viaggio…

Solo pochi giorni prima dell’attentato Antonio aveva rilasciato un intervista, la cui registrazione è gelosamente custodita da sua moglie.

Ecco la voce e le parole di un vero eroe…

L'intervista ad Antonio Montinaro

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