L'omertà di stato...

E' già qualche giorno ormai che mi sto documentando sulla vita di Pippo Fava, stupendo personaggio riguardo cui avrei voluto scrivere il post successivo a quello su Cosimo Cristina, ma una serie di avvenimenti recenti hanno meritato particolare attenzione: prima l'arresto dei 9 collaboratori di Emergency in Afghanistan, su cui ho scritto l'altroieri, ed oggi questo:





Ora io so bene di aver scritto nell'introduzione a questo blog che non avrei parlato di politica, e sono tutt'ora convinto che sia la cosa più giusta, in questo contesto, per le motivazioni che ho già spiegato, ma non posso esimermi dal commentare una dichiarazione che ritengo inaudita...
Chi conosce la mafia sa bene che le fondamenta su cui questa organizzazione ha costruito il proprio potere sono costituite dall'ignoranza (intesa come mancanza di conoscenza) ed in alcuni casi nell'omertà delle persone. La mafia ha avuto modo di crescere, di radicarsi, di assumere il controllo di apparati fondamentali dello stato proprio grazie all'ingenuità (talvolta maliziosa) di noi cittadini, che per anni siamo stati convinti che la mafia non esistesse, o che fosse un fenomeno isolato al meridione. "La mafia non esiste", "La mafia è a Palermo", "Qui la mafia non c'è"! Quante volte ci siamo sentiti ripetere queste frasi, spesso in netto contrasto con l'evidenza della realtà (vedi il caso di Milano)... E così, in silenzio, la "piovra" ha avuto modo di allungare i propri tentacoli su tutto il paese ed un bel pezzo dell'Europa (ricordate la strage di Duisburg?).E' solo parlandone, conoscendola, che si può lottare contro la mafia! Non si può affrontare un nemico che non si conosce...
Solo in pochi hanno avuto il coraggio di denunciare, di puntare i fari su questo fenomeno e quasi tutte queste persone (quelle ancora tra di noi, per lo meno) sono oggi costrette a vivere in fuga, con la scorta...
Bisogna avere rispetto per queste persone! Bisogna avere rispetto per tutti coloro che sono morti per combattere la mafia! Bisogna ricordarle, onorarle!
Le dichiarazioni di oggi mi hanno ricordato quelle  dell'Onorevole Maccichè che riguardo alla decisione di intitolare a Falcone e Borsellino l'aeroporto di Palermo disse: Se qualcuno, in viaggio per Palermo in aereo, non ricorda che l’immagine della Sicilia è legata alla mafia, noi la evidenziamo subito già con il nome dell’aeroporto.
Trovo ridicolo e riprovevole questo tentativo di giustificare l'inefficienza delle istituzioni nel fronteggiare la mafia scaricandone la responsabilità su chi invece col ricordo e con l'informazione cerca di dare un contributo alla sua lotta;
E diventa addirittura paradossale se si considera che "Gomorra" di Roberto Saviano è edito in Italia ed in decine di altri paesi dalla Mondadori di Marina Berlusconi, figlia dell'uomo che ne critica la diffusione... 
Ci chiedono di ignorare, dimenticare... Di stare zitti, fare finta di niente. Questa si chiama omertà...
Vogliono l'omertà di stato!
Siamo famosi per la mafia, e allora? La mafia esiste, è una peculiarità dell'Italia come lo sono la pasta, la pizza, la Juventus ed il Colosseo! Non possiamo certo vantarcene, ovvio, ma non è l'invenzione di qualche scribacchino, bensì una realtà rilevante, purtroppo è così! Se vogliamo davvero che nel mondo non ci ricordino più solo come la patria di Vito Corleone non è certo facendo finta di niente che potremo raggiungere questo risultato... E' solo eliminandola che un giorno potremo dimenticarla, e per farlo bisogna che tutti noi diamo un piccolo contributo conoscendola, odiandola, ma soprattutto evitando di tacere... A tal proposito ho deciso di chiudere questo post con le parole della persona che più di ogni altra conosceva Cosanostra, i suoi meccanismi, i suoi segreti, e soprattutto il modo per combatterla: Paolo Borsellino...


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