Quello che è appena passato è stato un week end molto significativo dal punto di vista della lotta alla mafia; agli antipodi della penisola, in due città apparentemente molto diverse fra loro, si sono svolti in contemporanea due bellissimi eventi: a Ponteranica (nell’hinterland di Bergamo) la tre giorni dedicata a Peppino Impastato, per protestare contro la nota vicenda della titolazione della biblioteca comunale; A Reggio Calabria invece c’è stata la “manifestazione NO ‘ndrangheta”, promossa dal direttore del “Quotidiano della Calabria” Matteo Cosenza dopo l’atto intimidatorio rivolto al procuratore della città Di Landro;
In entrambi i casi l’affluenza è andata oltre le aspettative, segnale questo che la gente, soprattutto i giovani, comincia ad avere maggiormente a cuore tematiche come la lotta alla mafia, ed il ricordo degli eroi uccisi dalla criminalità organizzata…
Ero presente a Ponteranica e devo dire che sono stato colpito dalla bellissima atmosfera che ha caratterizzato il corteo prima, e gli interventi dal palco poi! Alla inevitabile polemica contro il sindaco e la Lega si sono affiancati momenti davvero toccanti nei quali è emerso il ricordo di un personaggio davvero unico ed insostituibile: Peppino Impastato. Non si è mancato (e come si sarebbe potuto?) di ricordare anche il coraggio e l’orgoglio di mamma Felicia, venuta a mancare solo qualche anno fa, che con grande tenacia è riuscita a far emergere la verità sulla morte del giovane figlio… Emozionanti anche le parole degli amici, la lettera di Rita Borsellino e la performance di Cisco, che a cantato la sua canzone dedicata a Peppino;
Ecco la mia personale testimonianza della giornata:
A Reggio Calabria la manifestazione è stata un successone! La stima di presenze, circa 40000 persone, non rende merito al valore ed all’importanza della giornata! Certo scendere per strada non può bastare di per se a colpire la ‘ndrangheta in maniera definitiva, ma la presenza di così tante persone ed associazioni rappresenta un segnale forte, e forse può essere l’inizio di un’inversione di tendenza fondamentale se si vuole arrivare un giorno a sconfiggere davvero la mafia! E non bisogna dimenticare, particolare secondo me molto rilevante, che per la prima volta questo tipo di manifestazione popolare di massa si è svolta prima che accadesse un evento tragico scatenante l’ira e di conseguenza la discesa in piazza dei cittadini… Vedere tutta questa gente scendere in strada per urlare il loro NO alla ‘ndrangheta e contemporaneamente dare sostegno a Di Landro mi ha destato una piacevole sensazione: forse qualcosa sta cambiando!
Può darsi che colto da un eccesso di ottimismo mi stia sbagliando, ma in questo momento sono fortemente convinto che sia giusto considerare queste due manifestazioni come un primo, insperato, spiraglio di luce…
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