Emanuele Basile


Il Capitano dei Carabinieri Emanuele Basile nacque a Taranto il 2 luglio 1949 e morì il 4 maggio 1980 a Monreale (Pa), ucciso da Cosa Nostra mentre ritornava a casa con la moglie Silvana e con la figlia Barbara di due anni, dopo aver assistito alla festa del paese del Santissimo Crocifisso…
Il suo fu uno dei primi delitti della campagna stragista dei Corleonesi;
Terzo di cinque figli, frequentò l’Accademia Militare di Modena. Prima di intraprendere la carriera militare, riuscì a superare il test di Medicina e a sostenere il difficile esame di Anatomia, ma i sentimenti di giustizia e legalità, valori fondamentali nella sua vita, ebbero il sopravvento sulla professione medica. Fu così che entrò nell’Arma dei Carabinieri. Prima di giungere a Monreale comandò le compagnie di altre città, tra cui quella di Sestri Levante (GE), e se la mafia non avesse interrotto la carriera del giovane carabiniere di 31 anni, la successiva destinazione sarebbe stata quella di San Benedetto del Tronto (AP). Precedentemente al suo assassinio, aveva condotto alcune indagini sull’uccisione di Boris Giuliano, durante le quali aveva scoperto l’esistenza di traffici di stupefacenti. Tuttavia, apprestandosi a lasciare Monreale, si era premurato di consegnare tutti i risultati a cui era pervenuto a Paolo Borsellino.
 
La sera del 4 maggio 1980 mentre era intento con la figli piccola e alla moglie ad assistere allo spettacolo pirotecnico della festa del Santissimo Crocefisso giù al Monreale, Basile viene sparato alle spalle da un killer della mafia che poi fuggirà in auto atteso da due complici. Basile viene trasportato all’ospedale di Palermo dove i medici tenteranno di salvargli la vita con un delicato intervento chirugico ma il carabiniere muore durante l’operazione lasciando nel dolore la moglie e lo stesso Borsellino che era corso in ospedale. Il suo assassino verrà catturato subito dopo l’omicidio dai carabinieri ma verrà assolto tre anni creando sgomento e rabbia sia nei magistrati sia nei suoi colleghi..
I giudici palermitani sostengono che Basile fu ucciso perché aveva continuato le indagini che stava svolgendo il commissario Giuliano quando venne assassinato. Nell’ordinanza del maxiprocesso ,viene ricordata in particolare una operazione che il capitano dell’Arma compì il 6 febbraio dell’80 quando arrestò, solo su sua iniziativa, alcuni mafiosi che rappresentavano lo stato maggiore della cosca corleonese.
Dai documenti processuali è stato accertato che Emanuele Basile è stato ucciso da Armando Bonanno ( poi scomparso con il metodo della lupara bianca), Giuseppe Madonia, Vincenzo Puccio (ucciso il 9 maggio 1989) e Giovanni Brusca. Sono stati condannati anche i boss della commissione di Cosa Nostra.

Onorificenze: Medaglia d'oro al valor civile:

Comandante di Compagnia distaccata, già distintosi in precedenti, rischiose operazioni di servizio, si impegnava, pur consapevole dei pericoli cui si esponeva, in prolungate e difficili indagini, in ambiente caratterizzato da tradizionale omertà, che portavano alla individuazione e all’arresto di numerosi e pericolosi aderenti ad organizzazioni mafiose operanti anche a livello internazionale. Proditoriamente fatto segno a colpi d’arma da fuoco in un vile agguato tesogli da tre malfattori, immolava la sua giovane esistenza ai più nobili ideali di giustizia ed assoluta dedizione al dovere.».
— Monreale (Palermo), 4 maggio 1980 

(wikipedia,giuseppebommarito.it)



1 commento:

  1. Onore al capitano Basile fulgido esempio di lotta per la legalità!

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