Per Dell’Utri la condanna in 2^ grado per “Concorso esterno in associazione mafiosa”, ecco cosa significa!

 

E’ di oggi la notizia della condanna in secondo grado a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa del Senatore della Repubblica Marcello Dell’Utri;

Ed allora credo sia il caso di analizzare questa notizia, dato che in molti cercheranno di distorcere la verità dei fatti…

Innanzitutto una premessa: è partendo dalla sua tesi riguardo a Vittorio Mangano che ho preso ispirazione per questo blog, che non a caso si chiama “I VERI eroi”; un titolo che vuole mettersi in netta contrapposizione con le affermazioni di Dell’Utri appunto… Per quanti non sapessero a cosa mi stia riferendo faccio una piccola digressione: Vittorio Mangano, boss mafioso morto nel 2000 mentre scontava l’ergastolo, ha intrattenuto, a partire dalla seconda metà degli anni ‘70, una serie di rapporti con Dell’Utri e Silvio Berlusconi, rapporti che per motivi di spazio e tempo non intendo approfondire, ma che, per chi fosse interessato, sono ampiamente documentati in rete. Comunque sia, proprio riguardo a questo personaggio, prima il Senatore e poi Silvio Berlusconi si sono più volte espressi definendolo eroico! Anche riguardo a queste infami affermazioni possiamo trovare parecchio materiale, soprattutto su youtube, ma per quanti volessero ascoltare con le proprie orecchie ecco un breve spaccato della puntata del 29/11/09 de “In 1\2 ora” di Lucia Annunziata, nel quale il braccio destro del Primo Ministro conferma la sua tesi:

Dell'Utri a "In 1\2 ora": Mangano eroico

Un SENATORE della Repubblica (che per sua stessa ammissione è entrato in politica per tentare di sfuggire ai processi!) sostiene che un importante mafioso si sia comportato eroicamente! E’ evidente che se siamo arrivati a questo punto nel nostro paese ci sia bisogno di ristabilire quali siano i veri valori da difendere, e soprattutto quali siano le reali persone il cui ricordo vada mantenuto nella memoria delle persone! Per questo motivo è nato questo blog…

Ma veniamo alla più stretta attualità; Come dicevo è di oggi la notizia della condanna in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, ecco la lettura della sentenza:

Lettura della sentenza, SKY TG24

Cosa dice la sentenza? Due cose: Imputato “assolto dal reato ascrittogli, limitatamente alle condotte contestate come commesse in epoca successiva al 1992, perchè il fatto non sussiste”, e poi “conferma nel resto l’appellata sentenza”. Ecco il nodo della notizia: che cosa dice la sentenza di primo grado contro la quale il Senatore si era appellato e che è stata confermata? Scopriamolo, perchè è veramente interessante (le sottolineature sono state aggiunte da me)…

IMPUTATI
DELL'UTRI MARCELLO

A)del delitto di cui agli artt. 110 e 416 commi 1, 4 e 5 c.p., per avere concorso nelle attività della associazione di tipo mafioso denominata "Cosa Nostra", nonchè nel perseguimento degli scopi della stessa, mettendo a disposizione della medesima associazione l'influenza ed il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario ed imprenditoriale, nonchè dalle relazioni intessute nel corso della sua attività, partecipando in questo modo al mantenimento, al rafforzamento ed alla espansione della associazione medesima.
E così ad esempio:
1. partecipando personalmente ad incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra, nel corso dei quali venivano discusse condotte funzionali agli interessi della organizzazione;
2. intrattenendo, inoltre, rapporti continuativi con l'associazione per delinquere tramite numerosi esponenti di rilievo di detto sodalizio criminale, tra i quali Bontate Stefano, Teresi Girolamo, Pullarà Ignazio, Pullarà Giovanbattista, Mangano Vittorio, Cinà Gaetano, Di Napoli Giuseppe, Di Napoli Pietro, Ganci Raffaele, Riina Salvatore;
3. provvedendo a ricoverare latitanti appartenenti alla detta organizzazione;
4. ponendo a disposizione dei suddetti esponenti di Cosa Nostra le conoscenze acquisite presso il sistema economico italiano e siciliano.
Così rafforzando la potenzialità criminale dell'organizzazione in quanto, tra l'altro, determinava nei capi di Cosa Nostra ed in altri suoi aderenti la consapevolezza della responsabilità di esso DELL'UTRI a porre in essere (in varie forme e modi, anche mediati) condotte volte ad influenzare - a vantaggio della associazione per delinquere - individui operanti nel mondo istituzionale, imprenditoriale e finanziario.
Con l'aggravante di cui all'articolo 416 comma quarto c.p., trattandosi di associazione armata.
Con l'aggravante di cui all'articolo 416 comma quinto c.p., essendo il numero degli associati superiore a 10.
Reato commesso in Palermo (luogo di costituzione e centro operativo della associazione per delinquere denominata Cosa Nostra), Milano ed altre località, da epoca imprecisata sino al 28.9.1982

B)del delitto di cui agli artt. 110 e 416 bis commi 1, 4 e 6 c.p., per avere concorso nelle attività della associazione di tipo mafioso denominata "Cosa Nostra", nonch nel perseguimento degli scopi della stessa, mettendo a disposizione della medesima associazione l'influenza ed il potere derivanti dalla sua posizione di esponente del mondo finanziario ed imprenditoriale, nonch dalle relazioni intessute nel corso della sua attività, partecipando in questo modo al mantenimento, al rafforzamento ed alla espansione della associazione medesima.
E così ad esempio:
1. partecipando personalmente ad incontri con esponenti anche di vertice di Cosa Nostra, nel corso dei quali venivano discusse condotte funzionali agli interessi della organizzazione;
2. intrattenendo, inoltre, rapporti continuativi con l'associazione per delinquere tramite numerosi esponenti di rilievo di detto sodalizio criminale, tra i quali, Pullarà Ignazio, Pullarà Giovanbattista, Di Napoli Giuseppe, Di Napoli Pietro, Ganci Raffaele, Riina Salvatore, Graviano Giuseppe;
3. provvedendo a ricoverare latitanti appartenenti alla detta organizzazione;
4. ponendo a disposizione dei suddetti esponenti di Cosa Nostra le conoscenze acquisite presso il sistema economico italiano e siciliano.
Così rafforzando la potenzialità criminale dell'organizzazione in quanto, tra l'altro, determinava nei capi di Cosa Nostra ed in altri suoi aderenti la consapevolezza della responsabilità di esso DELL'UTRI a porre in essere (in varie forme e modi, anche mediati) condotte volte ad influenzare - a vantaggio della associazione per delinquere - individui operanti nel mondo istituzionale, imprenditoriale e finanziario.
Con le aggravanti di cui ai commi 4 e 6 dell'art. 416 bis c.p., trattandosi di associazione armata e finalizzata ad assumere il controllo di attività economiche finanziate, in tutto o in parte, con il prezzo, il prodotto o il profitto di delitti.
Reato commesso in Palermo (luogo di costituzione e centro operativo dell'associazione per delinquere denominata Cosa Nostra), Milano ed altre località, dal 28.9.1982 ad oggi.

[…]

DICHIARA

DELL'UTRI MARCELLO e CINA' GAETANO colpevoli dei reati loro rispettivamente contestati e, ritenuta la continuazione tra gli stessi,

CONDANNA

DELL'UTRI MARCELLO alla pena di anni nove di reclusione e CINA' GAETANO alla pena di anni sette di reclusione ed entrambi, in solido, al pagamento delle spese processuali, nonchè il CINA' anche a quelle del proprio mantenimento in carcere durante la custodia cautelare.
Visti gli artt. 28, 29,32 e 417 c.p.,

DICHIARA

Entrambi gli imputati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici, nonch in stato di interdizione legale durante l'esecuzione della pena.

Lascio ad ognuno di voi la facoltà di giudicare quanto scritto nella sentenza di primo grado (che potete trovare nella sua versione integrare a questo link: PDF sentenza), mi limito solamente ad esprimere la mia personale opinione: ritengo i fatti per i quali Dell’Utri è stato condannato gravissimi, e ritengo altrettanto grave che su quasi tutti i media italiani non venga concesso l’adeguato risalto a questa notizia davvero clamorosa (non basta dire “Dell’Utri condannato!”, bisogna anche spiegare bene per cosa…)! Ci tengo a ricordare per l’ennesima volta che è di un Senatore della Repubblica che stiamo parlando; uno che, tanto per fare un esempio, ha la possibilità di votare a favore o contro leggi come la famosa “bavaglio”, che danno un palese vantaggio alla criminalità organizzata nella lotta contro le forze dell’ordine!

Concludo dicendo che sono davvero stufo di sentire in continuazione ripetere che l’attuale governo è quello che ha fatto di più contro la mafia! L’attuale governo schiera fra i suoi banchi un condannato in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa ed un signore, l’onorevole Nicola Cosentino, su cui pende un mandato d’arresto per il quale è stato “salvato” dal voto dei suoi colleghi parlamentari!

La lotta alla mafia si fa arrestando i delinquenti, ma anche “educando” gli Italiani, dando valore alle gesta di chi rifiuta di piegarsi, dissociandosi ed isolando chi invece per il proprio guadagno permette alla criminalità di fare passi avanti!

Ma soprattutto tenendo SEMPRE ben presente chi sono I VERI eroi….

1 commento:

  1. Speriamo che si arrivi presto alla condanna definitiva, e che marcisca in prigione questo mafioso...

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